Civita di Bagnoregio “la città che muore”:curiosità e storia
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Civita di Bagnoregio “la città che muore”: uno dei borghi più belli d’Italia vicino Roma

Vicino Roma (a 124 Km) uno dei borghi più belli d’Italia: Civita di Bagnoregio “la città che muore” fondata ben 2500 anni dagli Etruschi.

Civita di Bagnoregio è un borgo che si trova nel comune di Bagnoregio in provincia di Viterbo. E’ uno dei borghi più belli d’Italia e sicuramente un luogo da visitare. Da Giugno 2013 l’accesso al Borgo di Civita di Bagnoregio costa € 1,50.

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La vista di Civita di Bagnoregio è suggestiva già da lontano, offrendo un panorama di sé del tutto particolare osservandola dai punti panoramici di Bagnoregio a differenti ore del giorno.

Lo spettacolo naturale dal borgo è davvero speciale!

Civita dista da Bagnoregio 1 Km ed è accessibile solo a piedi; dal parcheggio più vicino dista 300 metri da percorrere in salita. Il ponte che può essere percorso solo a piedi è in cemento armato ed è stato costruito nel 1965.

“La fiaba del paese che muore – del paese che sta attaccato alla vita in mezzo a un coro lunare di calanchi silenziosi e splendenti, e ha dietro le spalle la catena dei monti azzurri dell’Umbria – durerà ancora”

E’ Bonaventura Tecchi nell’ “Antica Terra” che apostrofa Civita di Bagnoregio “il paese che muore”, il Tecchi nato proprio a Bagnoregio e morto a Roma fu un germanista, traduttore dal tedesco e saggista, direttore dell’Istituto Italiano di Studi Germanici. Lo scrittore, la cui narrativa indaga i più sottili moti dell’animo, coglie nel pieno le emozioni che si provano passeggiando tra le vie di questo borgo.

Civita di Bagnoregio è abitata da una decina di persone ed il nome di “città che muore” è stato ispirato dall’erosione della collina e della vallata su cui è ubicata . L’erosione è tuttora in atto e nei dintorni è possibile notare i maestosi Calanchi che si estendono all’orizzonte e che danno un aspetto magico all’intero panorama.

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La scelta di farla sorgere su un’isola di tufo rosso e materiale lavico non è stata un’idea grandiosa, nel corso del tempo infatti sono state parecchie le occasioni in cui si sono verificate erosioni, terremoti e frane che ne hanno ridotto notevolmente la superficie e la stabilità provocando quindi l’abbandono da parte degli stessi abitanti. Gli studi condotti sulla velocità di erosione hanno rilevato una media di circa 7 cm all’anno, le cause principali sono l’opera dei torrenti, gli agenti atmosferici e il disboscamento.

Anticamente si accedeva a Civita di Bagnoregio mediante 5 porte, mentre oggi l’unico accesso al borgo è la porta di Santa Maria o della Cava. La struttura urbanistica dell’intero è di origine etrusca, costituita da cardi e decumani secondo l’uso etrusco e poi romano, mentre l’intero rivestimento architettonico è medioevale e rinascimentale.

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Gli etruschi fecero di Civita una fiorente città, favorita dalla posizione strategica per il commercio, grazie alla vicinanza con le più importanti vie di comunicazione del tempo.

Del periodo etrusco rimangono molte testimonianze: di particolare suggestione è il cosiddetto “Bucaione”, un profondo tunnel che incide la parte più bassa dell’abitato, e che permette l’accesso, direttamente dal paese, alla Valle dei Calanchi. In passato erano inoltre visibili molte tombe scavate alla base della rupe di Civita e delle altre pareti di tufo limitrofe Già gli stessi Etruschi dovettero far fronte ai problemi di sismicità e di instabilità dell’area. All’arrivo dei romani, nel 265 a.C., furono riprese le imponenti opere di canalizzazione delle acque piovane e di contenimento dei torrenti avviate dagli etruschi.

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Dormire a Civita di Bagnoregio

A Civita di Bagnoregio è possibile anche soggiornare sono presenti infatti B&B e Hotel nonché ristoranti e negozi di souvenir. E’ possibile anche soggiornare nella limitrofa Bagnoregio.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

All’interno del borgo si incontrano varie case medievali, la chiesa di San Donato domina sulla piazza principale e al suo interno è custodito il S.S. Crocefisso ligneo.

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Vi è inoltre il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, la casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi.

Nel 2005 i calanchi di Civita di Bagnoregio sono stati proposti come sito di interesse comunitario.

Cultura e Leggenda a Civita di Bagnoregio

Il giorno del venerdì santo avviene il più sentito appuntamento della cittadina di Civita di Bagnoregio.

All’interno della Chiesa di San Donato, durante una commovente cerimonia, viene deposto il S.S. Crocifisso il quale viene adagiato su una bara per trasportarlo all’interno della secolare Processione del Venerdì Santo di Bagnoregio.

La leggenda vuole che durante un’epidemia di peste che nel 1499 riguardò tutto il territorio intorno a Bagnoregio, il Crocifisso abbia parlato ad una Pia donna, la quale si recava ogni giorno al cospetto della venerata Immagine chiedendo con le sue preghiere che avesse fine lo strazio. Un giorno, mentre la donna pregava “il Cristo”, udì una voce, che la rassicurava e la avvertiva che il Signore aveva esaudito le sue preghiere e che la pestilenza avrebbe a breve avuto fine, come puntualmente avvenne dopo qualche giorno contemporaneamente alla morte della Pia donna. [fonte: Wikipedia]

Nel periodo natalizio a Civita di Bagnoregio si tiene un presepe vivente. Le vicende di Maria e Giuseppe sono ambientate nelle vie medievali del borgo.

La prima domenica di giugno (festa patronale di Maria SS. Liberatrice) e la seconda di settembre (festa patronale del SS. Crocefisso) viene allestito nella piazza principale il secolare Palio della Tonna (“tonda” nel dialetto locale), in cui le contrade di Civita si sfidano a dorso di un asino.

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L’ultima settimana di luglio e la prima di agosto si tiene il Tuscia in Jazz Festival con concerti, seminari e jam session. I migliori nomi del jazz mondiale si ritrovano insieme a centinaia di studenti provenienti da tutto il mondo nella splendida cornice di Civita di Bagnoregio ogni primo sabato di agosto per la Notte in Jazz unica notte in bianco dedicata al jazz in Italia.

Curiosità

Civita di Bagnoregio è stata scelta come set di film per la televisione e per il cinema. Fra i molti ne vogliamo citare due in particolare

Pinocchio (2006) di Alberto Sironi

I due collonnelli (1962) regia di Steno con protagonista Totò

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