I Cavalieri di Malta e la visita al Gran Priorato di Roma
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I Cavalieri di Malta e la visita al Gran Priorato di Roma

L’Ordine dei Cavalieri di Malta chiamato anche Sacro Militare Ordine Gerosolimitano di Malta è uno dei più antichi ordini religiosi cattolici fondato a Gerusalemme intorno all’anno 1048.

 

L’ammissione nell’ordine ha una duplice natura sintetizzata nel binomio “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperium” cioè “Difesa della Fede e Assistenza ai Bisognosi“. Questo significa, mantenere viva, difendere e testimoniare la Fede e servire i poveri e gli ammalati.

 

L’ordine nasce per opera di alcuni mercanti di Amalfi come comunità monastica dedicata a San Giovanni Battista, per l’assistenza ai pellegrini che si recavano in Terra Santa e nel 1113 riceve il riconoscimento di ordine religioso da Papa Pasquale II.

 

Prima della perdita dell’isola di Malta avventura nel 1798 per opera di Napoleone, la maggior parte dei suoi membri erano religiosi avendo pronunciato i tre voti di povertà, castità e obbedienza. Alla missione ospedaliera l’ordine aggiunge la difesa della fede, in seguito viene adottata la bianca croce ottagona o croce delle otto beatitudini che ancora oggi è il suo simbolo.

 

Villa magistrale cavalieri di malta 3_opt (1)

 

L’ordine divenne così militare per difendere i pellegrini e i territori cristiani in Terra Santa dall’invasione islamica.

 

Nel 1291, dopo la perdita della Terra Santa l’Ordine ospedaliero di San Giovanni trasferisce la sua sede sull’isola di Cipro qui, fedele alla sua missione ospedaliera, continua a costruire nuovi ospedali e beneficiando della posizione strategica dell’isola, dà vita a una flotta navale con cui protegge i pellegrini sulle rotte per la Terra Santa.

 

La progressiva instabilità di Cipro che impediva la loro espansione sull’isola spinge gli ospedalieri a prendere in considerazione l’isola di Rodi quale sede più idonea per l’ordine di San Giovanni.

 

Dal momento del trasferimento a Rodi, la difesa del mondo cristiano richiede una forza navale e l’ordine costruisce una potente flotta con cui solca i mari orientali, impegnandosi in numerose e celebri battaglie.

 

I cavalieri che giungevano a Rodi da ogni parte d’Europa, si riuniscono in base alla lingua parlata. Dapprima le lingue erano 7: Provenza, Alvernia, Italia, Aragona, Inghilterra e Germania. Nel 1462 viene costituita l’ottava lingua Castiglia e Portogallo. Ogni lingua comprendeva priorati o gran priorati, paliagi e commende.

 

L’ordine era governato dal Gran Maestro principe di Rodi e dal consiglio, batteva moneta e intratteneva rapporti diplomatici con gli altri Stati. Dopo 6 mesi di assedio e di cruenti combattimenti con la flotta e l’esercito del sultano Suliman il magnifico , nel 1523 i cavalieri sono costretti ad arrendersi ed abbandonare l’isola di Rodi.

 

L’ordine rimane senza un territorio per alcuni anni fino al 1530 quando il Gran Maestro prende possesso dell’Isola di Malta ceduta all’ordine dall’imperatore Carlo V con l’approvazione del Papa Clemente VII. Nel 1565 i Cavalieri difendono l’isola per più di tre mesi durante il grande assedio degli ottomani. A seguito di questa vittoria vengono costruiti la città e il porto de La Valletta, che prende il nome dal Gran Maestro, suo fondatore. La flotta dell’ordine prende parte nel 1571 alla battaglia di Lepanto, contribuendo alla vittoria della flotta cristiana che interrompe l’espansione ottomana in Europa. Nel 1798, durante la campagna d’Egitto, Napoleone Bonaparte occupa Malta per il suo valore strategico ed i cavalieri sono costretti ad abbandonare l’isola anche a causa della regola dell’ordine che impediva loro di alzare le armi contro altri cristiani.

 

Dopo la perdita dell’isola di Malta, l’ordine nel 1834 si stabilì in Italia a Roma dove ha le sue sedi garantite da extraterritorialità : il Palazzo Magistrale in Via dei Condotti, 68 dove risiede il Gran Maestro e dove si riuniscono gli organi di governo e la Villa Magistrale sull’Aventino, su quest’ultima hanno sede il Gran Priorato di Roma, l’antica istituzione che riunisce i membri dell’ordine dell’Italia centrale e l’ambasciata dell’ordine presso lo Stato italiano.

 

Villa magistrale cavalieri di malta 2_opt

 

La vita e le attività dell’ordine sono regolate dalla Carta Costituzionale e dal Codice. L’attuale capo dell’ordine è Frà Robert Matthew Festing, religioso britannico, 79º Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, eletto a vita.

 

Ancora oggi alcuni membri dell’ordine sono frati professi altri hanno pronunciato la promessa di obbedienza, la maggior parte dei 13500 cavalieri e dame che compongono l’ordine sono membri laici ma pur non avendo pronunciato nessun voto religioso sono tutti votati all’esercizio della virtù e della carità cristiana.

 

Per tradizione, molti dei cavalieri dell’ordine in passato provenivano dalle famiglie cavalleresche e nobiliari del mondo cristiano, oggi anche se la maggioranza non proviene dai ceti nobili essi vengono ammessi per meriti manifesti acquisiti nei confronti della chiesa e dell’ordine.

 

Attualmente l’ordine svolge la sua attività medica e umantaria in oltre 120 paesi, aiutato in questo dai rapporti diplomatici instaurati con 104 stati.

 

Abbiamo visitato la Villa Magistrale sull’Aventino (colle romano), in cui ha sede il Gran Priorato di Roma.

 

Villa magistrale cavalieri di malta 1_opt

 

Il sito fu un importante luogo strategico fino a tutto il medioevo posto a picco sull’emporio del Tevere e in vista dell’isola Tiberina, già nel X secolo era occupato da un monastero benedettino fortificato.

 

Passò poi ai templari e, dopo la loro soppressione, ai cavalieri ospitalieri che vi stabilirono il loro priorato.

 

Osservando dal chiavistello del portone d’accesso è possibile vedere in perfetta prospettiva due Stati: l’Aventino, dove si trova la Villa a Roma, nello Stato italiano, poi lo Stato della Città del Vaticano con la cupola di San Pietro.

 

buco serratura aventino cupola di san pietro

 

Nel 1765 il nipote del papa Clemente XIII, il cardinale Giovanni Battista Rezzonico, affidò a Giovanni Battista Piranesi la ristrutturazione dell’ingresso al priorato.

 

Il risultato, unica opera architettonica dell’autore, fu la straordinaria piazzetta settecentesca, originale esempio a Roma di ambientazione urbanistica rococò, decorata con trofei di guerra che alludono alle imprese dei cavalieri di Malta e con gli stemmi dei Rezzonico, sulla quale si apre il portale d’ingresso alla villa.

 

La piazza è nota anche perché dal buco della serratura del portone d’ingresso è esattamente inquadrata, in fondo al giardino, la cupola di San Pietro.

 

Le sue dimensioni e l’impostazione alludono all’armilustrium, la festa che si teneva in onore di Marte in ottobre, per purificare l’esercito romano prima di acquartierarlo per l’inverno, quando i soldati, dopo la parata al circo Massimo, salivano in processione sull’Aventino per sacrificare al dio.

 

piazza cavalieri di malta aventino

 

 

 

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