Salem, oltre alle streghe c'è di più. | #myNEWENGLANDlife | video
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Salem, oltre alle streghe c’è di più. | #myNEWENGLANDlife

Quando si pensa a Salem, città a pochi km a nord di Boston, nel Massachussets, si pensa subito alle streghe, alle donne bruciate sul rogo e alla stregoneria in generale. In parte questo è vero e i suoi cittadini si sono ben adattati alla triste storia che ha segnato Salem per farne un vero e proprio business.

 

Ma Salem non è stata solo “la città delle streghe“.

 

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Il commercio marittimo

 

I tristi fatti storici che hanno segnato Salem, in particolare i famosi processi alle streghe di Salem del 1692, offuscano la principale peculiarità di questa città: Salem era un importante centro per il commercio marittimo con l’Estremo Oriente.

 

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Il primo milionario d’America, Elias Hasket Derby, era un commerciante marittimo proprio di Salem; le rotte aperte da Derby furono la fortuna di molti altri commercianti e marinai. 

 

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Venne fondata la East India Marine Society per custodire i diari di bordo e le carte nautiche dei bastimenti. L’industria navale era fiorente ma dei 50 moli che una volta si susseguivano nel Salem Harbor ne restano solo 3.

 

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Sono ancora presenti alcuni edifici importanti di quei tempi come la Custom House, l’ufficio della dogana dove venivano rilasciati permessi, certificati e dove si pagavano le tasse, magazzini, depositi degli strumenti di pesatura e la casa di Elias Hasket Derby.

 

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La più antica azienda dolciaria degli Stati Uniti

 

Percorrendo le strade di Salem ci si imbatte anche nella più antica azienda dolciaria degli Stati Uniti, la Ye Olde Pepper Companie.

 

Nel 1806, una donna inglese Mrs Spencer sopravvisse ad un naufragio ed arrivò a Salem senza un soldo. I suoi vicini furono molto gentili con lei e le prestarono un po’ di contante per comprare un barile di zucchero. Mrs Spencer usò quello zucchero per creare la “Salem Gibraltar“, una caramella che conquistò i marinai e i mercanti che andavano per mare. Iniziò a vendere i suoi prodotti sui gradini della chiesa e così si comprò un calesse per poter allargare il suo giro d’affari nei dintorni di Salem.

 

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Nel 1830 la Signora Spencer vendette l’azienda a John William Pepper, da cui il nome che ha ancora oggi. Non potete immaginare il profumo che si respira entrando in questo negozietto tutto colorato e ricco di cioccolatini e caramelle di ogni tipo!

 

La birra

 

Vi consiglio anche di fermarvi nel piccolo birrificio di Salem, il Salem Beer Works, che serve 15 tipi diversi di birra alla spina davvero curiose e rinfrescanti come la birra al cocomero!

 

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Le streghe di Salem

 

In ogni angolo della città i riferimenti alla stregoneria ricordano il passato buio di Salem e questa città lo racconta in modo molto originale e con una buona dose di fantasia. 

 

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Ci sono infatti luoghi di interesse storico ma anche monumenti divertenti come la statua della strega più famosa della tv, Samantha Stephens, protagonista di Vita da strega.

 

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Certo le storie di caccia e processo alle streghe sono più che reali, ma negozi di oggetti mistici e diabolici, botteghe di souvenir a tema streghe e i numerosi manifesti di tour per la caccia alle streghe o che pubblicizzano strani personaggi che leggono mani, carte, passato e futuro attirano visitatori esaltati e anche un po’ ambigui, curiosi ed esaltati.

 

Nel 1692 l’isteria collettiva per le streghe si spense e il resoconto di quel periodo non fu affatto entusiasmante. 

 

Il più autentico dei luoghi dedicati alle streghe è sicuramente la Witch House. In questa casa viveva Jonathan Corwin, un magistrato che  fu incaricato di indagare dei casi di stregoneria.

 

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Nelle camere del primo piano di questa casa, in cui viveva con tutta la sua famiglia, ha interrogato e condannato diverse presunte streghe. Nel video su Salem vi faccio fare un giro in questa casa d’epoca (guarda il video).

 

Tutto iniziò nel 1691 quando Elizabeth “Betty” Parris e Abigail Williams, la figlia e la nipote del parroco, iniziarono a comportarsi in modo inusuale: erano taciturne, si nascondevano dietro vari oggetti e strisciavano sul pavimento. Nessuno dei medici interpellati riuscì a dare una spiegazione dei disturbi delle ragazze: uno dei dottori, William Griggs, concluse che poteva essere un caso di possessione diabolica. Egli non avrebbe quindi potuto curare le due ragazze, perché il “malocchio” non era una malattia, bensì un crimine perpetrato da una strega a danno di un’altra persona.

 

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In un primo momento il reverendo Parris decise di non rivolgersi alle autorità giudiziarie e chiese consiglio ad altri pastori locali, i quali gli consigliarono di affidarsi a Dio e di lasciare che il tempo facesse il suo corso. Tuttavia altre adolescenti iniziarono a comportarsi allo stesso modo.

 

Elizabeth Parris e Abigail Williams, insieme ad altre ragazze, furono incalzate a rivelare i nomi di altre ragazze, che potessero essere streghe o possedute dal demonio. Betty e Abigail accusarono una schiava indiana (o africana), Tituba Indians, di proprietà del pastore Parris. Nei giorni successivi altre ragazze indicarono altre due donne come streghe. 

 

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Dopo le prime delazioni delle ragazze, fu istituito un tribunale composto da due membri dell’assemblea legislativa provinciale, Jonathan Corwin e John Hathorne.

 

Al termine del processo furono giustiziate per impiccagione 19 persone; un uomo venne schiacciato a morte per essersi rifiutato di testimoniare; 150 sospettati furono imprigionati e altre 200 persone furono accusate di stregoneria. Se si considera che all’epoca la popolazione del New England era di circa 100 000 unità, ci si rende conto dell’intensità raggiunta dalla caccia alle streghe in quest’area. (fonte)

 

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